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Natale in casa Cupiello

(27 Dicembre 2020)

Si può dire che quest’anno abbiamo vissuto un Natale molto casalingo. La gente ha risposto con molta presenza al richiamo delle funzioni religiose, e anche le confessioni sono state numerose, ordinate e fatte in sicurezza. Vorrei ringraziare tutti voi cari fedeli, perché sapete dare un esempio di responsabilità e nello stesso tempo di vera partecipazione: anche se distanziati nei banchi non siamo lontani col cuore. Così anche i vari cori che cantano con la mascherina: doppiamente bravi, i chierici, i ministri, i sagrestani. Il Natale c’è stato, e siamo contenti di averlo vissuto ancora con quel calore di fede che ancora Lui ci sa dare. E poi abbiamo visto in chiesa i nostri bambini e i qualche ragazzo. E’ veramente una gioia vederli: mi ricordano tanto Gesù Bambino, con la loro spontaneità. Se dovessi fare un monumento lo farei ai genitori, soprattutto oggi che nonostante le tante incognite e domande sul futuro donano la vita. Proprio in questi momenti il Signore ci invita alla speranza e soprattutto la certezza che l’amore che Dio ha effuso nei nostri cuori con il dono del suo Spirito (cf Rom 5,5)è la vera medicina che ci fa guardare con coraggio in avanti.

Don Lino