(18 Aprile 2022)
Dopo una giornata estenuante, ma straordinaria, sono finalmente tornato a casa e, successivamente a una lunga dormita, ho riflettuto riguardo tutto quello che era successo: sono stato a Roma (insomma Roma!) con le persone che costituiscono una delle parti più importanti della mia famiglia! Dopo questa giornata mi sono sentito strano, non per la stanchezza o cose del genere, ma perché ho capito di far parte di un “ciò” formato da migliaia di persone della mia età che non mi conoscono ma che credono in quello in cui credo io! Sentire cantare tutti noi insieme sia canzoni ecclesiastiche sia canzoni quotidiane in uno stesso enorme coro, mi ha fatto emozionare e mi ha fatto sentire parte di una famiglia che alcuni, senza nemmeno saperlo, chiamano Chiesa. Sentire una mia amica fare amicizia con persone che venivano da regioni diverse dell’Italia (Puglia, Umbria, Veneto) mi ha fatto capire che in fondo siamo davvero tutti uguali ma unici. Infine c’è la mia famiglia, quelli con cui io sono cresciuto, coloro che non lascerei mai, ma che al tempo stesso so che mi sosterranno sempre. È a loro che voglio dedicare quello che sto scrivendo, per la giornata bellissima che mi hanno regalato e perché mi hanno fatto sentire a “casa” nonostante le tredici ore di viaggio o il sole cocente. Grazie a loro e al Papa, alla Diocesi di Bologna e alla Parrocchia di San Camillo de Lellis, poiché mi hanno permesso di vivere un’esperienza indimenticabile.