(10 Ottobre 2021)
Leggiamo insieme a puntate la lettera pastorale del nostro Vescovo Matteo Zuppi.
1. L’avvio del cammino sinodale Carissimi, in occasione della loro ultima assemblea generale i Vescovi italiani, nel maggio 2021, hanno deciso di avviare un “cammino sinodale” della Chiesa che è in Italia. Negli ultimi anni se ne era parlato molto, a proposito e non, con atteggiamenti diversi: timore, fastidio, entusiasmo per la possibile e attesa soluzione dei principali problemi, paura di percorsi che complicano inutilmente il cammino. Hanno spinto a questa decisione alcuni interventi, a mano a mano sempre più chiari e decisi, di Papa Francesco, fino all’ultimo, proprio nel corso dell’Assembla della CEI, quando ha proposto «la necessità di un cammino sinodale “dall’alto in basso” e dal “basso in alto”, dalle piccole comunità, dalle piccole parrocchie. Questo ci chiederà pazienza, lavoro, far parlare la gente, che esca la saggezza del popolo di Dio». A braccio ha aggiunto: “Il protagonista del Sinodo deve essere invece lo Spirito Santo”
2. Lo Spirito condizione del cammino È dalla docilità allo Spirito e quindi da un atteggiamento anzitutto di preghiera e di ascolto interiore, personale e comunitario, che maturiamo il motivo per cui metterci in cammino, l’intelligenza per orientarci, per comprendere le sfide cui siamo chiamati, per cogliere le opportunità indicate daisegni dei tempi, per trasmettere la fede e comunicare il Vangelo a tutti. L’inizio del cammino è l’invocazione del Paraclito che Gesù assicura ai suoi che sono nel mondo, sapendo che siamo sempre incapaci di portarne il peso (Gv 16,13). È lo Spirito che ci “guiderà a tutta la verità”, perché “dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future” (Gv 16,13). Nelle tribolazioni è la nostra forza: “Vi ho detto questo perché abbiate pace in me. Nel mondo avete tribolazioni, ma abbiate coraggio: io ho vinto il mondo!» (Gv 16,33).
3. Un cammino iniziato da Firenze In realtà Papa Francesco ne aveva iniziato a parlare proprio a Firenze, nelsuo discorso da alcuni definito “l’Evangelii Gaudium per la Chiesa in Italia”, nel novembre 2015. La preoccupazione principale non era affatto organizzativa o programmatica. Il mondo, aveva detto, ha bisogno dell’umanesimo che può venire “solamente a partire dalla centralità di Gesù, scoprendo in Lui i tratti del volto IL CAMMINO SINODALE 5 autentico dell’uomo”. All’inizio di ogni tratto di questo cammino abbiamo sempre bisogno di invocare lo Spirito per farci rinnovare e condurre, perché è lo Spirito che ci aiuta a contemplare il volto di Gesù e a comprendere la sua volontà oggi