Home Bollettino parrocchiale Assisi: sulle orme di san Francesco

Assisi: sulle orme di san Francesco

Campo estivo 27-31 Agosto 2022 – Gruppo 2°superiore

Vi racconto la mia esperienza!

Fin da subito, quando i nostri educatori ci hanno comunicato che saremmo stati ad Assisi non vedevo l’ora di andarci anche se ci ero già stata. Ripensando all’ultima volta che sono rimasta là per qualche giorno mi è sembrato di non vivere quell’esperienza a pieno, mi è sembrato che mi mancasse qualcosa.

Diciamo che è stato come un viaggio sia materiale che spirituale; mi sono conosciuta di più e ho capito molte cose grazie al percorso e ai momenti di riflessione che abbiamo fatto sia da soli che insieme.

Ci sarebbero molte cose da dire, forse troppe, perché anche se ci siamo stati lì solo cinque giorni abbiamo visitato a pieno Assisi.

Il momento per me molto importante, che vorrei condividere e che ognuno dovrebbe avere, è stato quello all’Eremo delle Carceri.  L’ Eremo delle Carceri, per chi non lo sa, è un posto vicino ad Assisi, immerso nella natura.

Per arrivarci abbiamo fatto un sentiero a piedi, io non posso dire che è stato facile anzi ad un certo punto sembrava che la salita non finisse mai … però siamo arrivati tutti vivi ed integri.

Siamo entrati e dopo che una suorina ci ha raccontato di San Franceso i nostri catechisti ci hanno detto cosa avremmo dovuto fare. Dovevamo trovare un posto isolato, quindi essere soli e rispondere a delle domande che si trovavano nel libretto che ci avevano dato il primo giorno. Dove ero io non si sentivano molto le voci dei turisti che parlavano (anche se c’era scritto di non farlo) ma c’era pace. La parola clou è PACE.

Il compito principale era di trovare la pace sia esteriore che interiore, io non so se ce l’ho fatta, so solo che è stata un’esperienza indimenticabile mettermi ad ascoltare anche se non ricevevo risposta.

Non so se avete mai provato a fermarvi ed a ascoltare, molto probabilmente non sarà uguale farlo a casa come all’Eremo delle Carceri, perché per me è sembrato un posto magico, come se fosse fuori dal mondo. Quando sono uscita da lì ero come rinata, non mi ero mai sentita meglio, se avessi potuto sarei restata lì per giorni.

Anche se non ricevi subito una risposta, mettersi in ascolto e parlare con il Signore è la cosa più bella che io abbia mai provato.

Questo mi è servito per capirmi meglio; se mi immedesimassi in un adulto sarebbero diverse le domande che si porrebbe, ma questo non vuol dire che non lo possa fare anche tu che stai leggendo questo articolo.

Il mio augurio di Natale è questo: trova un momento nella tua vita, anche se oggi le vite di ognuno sono sempre più impegnate, per metterti seduto su un prato/in chiesa/ su una panchina … per fare silenzio (interiore) e poi passare a parlare con Dio.

Questo è quello che ho provato io, spero che lo provi ognuno di voi perché è come stare in paradiso, sentirsi amati da Dio è la cosa migliore al mondo.

Ringrazio soprattutto i miei catechisti perché loro hanno reso tutto questo possibile.

Anna Loccarini, da “La Voce che chiama, Natale 2022