Home Riflessione settimanale 75° anniversario della morte di Giuseppe Fanin

75° anniversario della morte di Giuseppe Fanin

Era già sera quel 4 novembre del 1948. Quando un giovane sindacalista cattolico, nel pieno della sua attività professionale, fu aggredito nelle campagne di San Giovanni in Persiceto, mentre rincasava in bicicletta, da tre militanti comunisti. Che, armati di bastoni, lo colpirono ripetutamente alla testa, lasciandolo esanime a terra.

Quel giovane si chiamava Giuseppe Fanin, aveva soltanto 24 anni e morì dopo alcune ore di agonia. E domenica, col patrocinio del Comune di Persiceto, le Acli ricordano, nel 75° anniversario della sua morte, la figura di Fanin, servo di Dio, per cui è aperto anche un processo di beatificazione. Fanin era impegnato a favore dei lavoratori più umili, in una terra difficile per i cattolici che lavoravano nel sindacato come era l’Emilia dei primi anni del dopoguerra. “Fanin infatti – spiegano le Acli in una nota – oltre ad essere iscritto alla Fuci, fu chiamato a lavorare alle Acli Terra di Bologna dal presidente delle Acli di Bologna, il senatore Giovanni Bersani. Insieme a lui, Fanin si spese per un’applicazione concreta degli ideali cattolici e della dottrina sociale della Chiesa a favore degli ultimi, in particolare dei braccianti agricoli”.

Domenica 5 novembre dunque è in programma, nella Collegiata di San Giovanni Battista, alle 10, la messa presieduta dall’Arcivescovo di Bologna e presidente della Conferenza episcopale italiana, cardinale Matteo Zuppi
A seguire, alle 11.15, don Paolo Dall’Olio, direttore dell’ufficio diocesano per la pastorale del mondo del lavoro presiederà la commemorazione “Giuseppe Fanin: cattolico e sindacalista, 75 anni dopo”, nella sala del consiglio comunale di San Giovanni in Persiceto. Commemorazione che verrà introdotta dal sindaco Lorenzo Pellegatti.


(5 Novembre 2023)